25 Ottobre 2022 – Milano – Non c’è fine ai racconti di tragedie che arrivano dal mare. Dopo i due bimbi con meno di un anno morti bruciati su un barcone alcuni giorni fa e la neonata dispersa durante un naufragio domenica, ieri l’ennesimo dramma a poche miglia dalla Sicilia. Un barchino di circa 5 metri, con a bordo una trentina di migranti, è affondato a 24 miglia dall’isola. Ventidue uomini, 3 donne e un minore sono stati tratti in salvo dalla Capitaneria di porto. Ci sarebbero però, secondo il racconto dei superstiti, tre uomini e una donna dispersi. Una bambina, in stato di ipotermia, la madre e un ragazzo che aveva forti dolori al petto, sono stati portati al poliambulatorio per le cure mediche. I migranti hanno dichiarato di essere originari di Liberia, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Senegal, Mali e Gambia.
«In mare si continua a morire e questo é semplicemente inaccettabile. Le persone che stiamo assistendo hanno visto bambini morire a pochi passi dalla fine del viaggio racconta Sami Aidoudi, responsabile dell’intervento di Msf a Lampedusa -. Avevano l’Europa davanti agli occhi». Dall’inizio di quest’anno oltre 1.700 persone (per l’esattezza 1.735, secondo l’Oim) risultano morte o disperse nel Mediterraneo.