11 Ottobre 2022 – Roma – “Il Santo Padre prenderà parte all’Incontro di Preghiera per la Pace con i rappresentanti delle grandi religioni mondiali organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio dal titolo ‘Il Grido della Pace’, che si svolgerà nel pomeriggio di martedì 25 ottobre al Colosseo”. Lo riferisce oggi il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruno. L’evento, che – dopo le restrizioni dovute alla pandemia – tornerà a svolgersi nell’arco di tre giorni, dal 23 al 25 ottobre a Roma, vedrà riunite le grandi religioni mondiali in un tempo in cui prevale drammaticamente una realtà di guerra in Europa, quella in Ucraina, insieme ad altri, numerosi, conflitti che interessano tante nazioni del mondo. La pace e l’urgenza di costruirla, insieme alla crisi ambientale e a quella umanitaria, con migliaia di profughi costretti ad abbandonare le loro terre, saranno i temi che verranno affrontati nel corso del convegno, che conoscerà anche una partecipazione popolare non solo dall’Italia ma anche da diversi paesi europei.
“Ci sembra opportuno ricordare che la pace è soffocata, non solo in Ucraina ma anche in altri contesti, in Africa, in Medio Oriente, in alcuni Paesi dell’America Latina”, ha detto oggi il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo nel corso di una conferenza stampa di presentazione dell’evento dal titolo “Il grido della pace. Religioni e Culture in Dialogo”. “La pace – ha detto Impagliazzo – è soffocata dal grido e dal rumore della guerra perché la guerra non fa altro che riprodurre se stessa, le sue logiche e sembra non lasciare spazio ad altro tipo di discorsi che siano quelli del dialogo o della pace. Quando si è in guerra, la guerra non fa altro che farci parlare di lei. Noi vorremmo liberarci di questa prigionia della guerra che riproduce se stessa e ci influenza in tutte le nostre discussioni e modi di pensare. Ma noi sappiamo per esperienza e alla luce del lavoro che la Sant’Egidio ha fatto in tante parti del mondo, che nella base della società, il grido della pace esiste, è forte, tra le persone, tra i popoli ma spesso non è ascoltato. Per questo, forse anche provocatoriamente, abbiamo voluto dire che la pace ha un grido che deve essere ascoltato e sarà espresso a questo evento”. (R.Iaria)


