10 Giugno 2022 –
Roma – Sono stati presentati ieri a Roma i dati del rapporto annuale Sai 2022 per il ventennale del sistema Sprar. Nel 2021 sono stati accolti oltre 42mila profughi e di questi in 9.877 casi si è trattato di minori non accompagnati (+39% rispetto al 2020). Sono stati 851 i progetti finanziati dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo della rete Sai: complessivamente 34.744 posti di accoglienza, divisi in quasi 1800 Comuni e 722 enti locali titolari di progetto. Nel 2021 è cresciuta anche la disponibilità di posti Sai dedicati all’accoglienza di minori stranieri soli arrivando a 239 progetti per un totale di 6.683 posti. «Quest’anno ricorre il ventennale del Sistema Sprar-Sai e, non a caso, abbiamo scelto di presentare le iniziative per ripercorrere questo percorso alla vigilia della Giornata mondiale del Rifugiato del 20 giugno» ha sottolineato il delegato dell’Anci all’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni. Oggi il sistema Sai, che si occupa dei progetti di accoglienza diffusa sul territorio grazie alla rete tra Comuni e Terzo settore, «è diventato a tutti gli effetti una politica di welfare nazionale. Coinvolge ormai quasi un quarto di tutti i Comuni italiani anche quelli più piccoli: più della metà hanno meno di cinque mila abitanti», ha sottolineato il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra. Il sistema di accoglienza dei Comuni ha aperto le porte anche a chi è scappato dalla guerra in Ucraina. Sono stati 740 i profughi ucraini accolti dal Sistema di accoglienza e integrazione (Sai). Si tratta per il 71% di donne. In prima linea c’è l’Emilia Romagna, dove sono presenti il 22% degli ucraini accolti, seguita da Lazio e Campania.


