Carlo e l’integrazione che crea Valore: integrare persone, non migranti

5 Maggio 2021 – Roma – Ci sono persone che amano il loro lavoro e si svegliano contente, felici di poter iniziare un’altra giornata. Ci sono tanti che invece sentono il lavoro come una gabbia che li tiene prigionieri, giorno dopo giorno.

Carlo apparteneva a questa seconda folta schiera.

Ogni mattina si svegliava alle 5:20, faceva colazione di corsa e si dirigeva a Ciampino dove era impiegato come magazziniere.

Tutti i giorni uguali.

Ma del resto c’è chi sta peggio, no? Perché lamentarsi?

Come per tanti, anche per Carlo cambiare vita era impensabile: eppure ogni chiacchierata con il suo amico Marco Ruopoli, presidente di Sophia Impresa Sociale, gli apriva nuove prospettive. “Ci sono molti modi in cui in una persona si accende la scintilla, la fiamma che permette di cominciare una nuova vita. Per me è stata la fiducia di Marco”.

Carlo incomincia a collaborare con i soci di Sophia, suoi coetanei, con grande semplicità: può dare una mano, e la da volentieri. E’ portato per il lavori manuali, lo sa già, ma si scopre anche un abile oratore e un fermo “mediatore”: sa mettere le persone d’accordo.

Marco gli propone quindi di gestire il team artigianale creato con i giovani migranti che partecipano al progetto Creare Valore Attraverso l’Integrazione: il team ha lo scopo di far lavorare i ragazzi che stanno imparando i mestieri di idraulico, elettricista e muratore dato che la loro condizione di vulnerabilità non gli permette ancora di trovare un lavoro all’esterno.

“Mi hanno detto: se non ci stavi ci scannavamo”, scherza emozionato Carlo: la parte più bella è proprio nel rapporto con i membri della squadra”. Il dialogo del resto è il marchio di fabbrica di Sophia che mette in pratica in ogni progetto. Per gestire una squadra è però necessaria anche la mano ferma, anche se “con gente che ne ha passate tante diventa difficile”.

In questa ottica, il progetto Creare Valore Attraverso l’Integrazione, realizzato con il sostegno della campagna Liberi di Partire, Liberi di Restare della CEI, promuove un percorso di integrazione che, mettendo la persona al centro, rimuove gli ostacoli concreti e supera le criticità interiori di ognuno. (A.S.)

 

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