Migrantes Pordenone: un corso di sartoria per le donne rom

3 Maggio 2021 – Pordenone – Un’opportunità per il lavoro e un segno di integrazione così è stato accolto il corso di sartoria avviato per le donne Rom a Pravisdomini, un comune della provincia di Pordenone. Il corso è finanziato dalla Fondazione Migrantes e realizzato in collaborazione con la Caritas, Ambito del Sile, la Parrocchia e il Comune. In questa cittadina del Friuli Venezia Giulia, dove la comunità rom è stabile e abbastanza numerosa, non è una novità in quanto, specie per i bambini che frequentano le scuole dell’obbligo, già diverse sono state le iniziative avviate per un cammino di integrazione e abbattere quei pregiudizi che da sempre accompagnano questa gente.  Il corso ha coinvolto 13 donne con l’età compresa tra 13 e 58 anni e va avanti da febbraio per tre volte la settimana. Le partecipanti sono ragazze, mamme, nonne, ognuna di loro si è accostata a questa iniziativa con una motivazione diversa, ma in comune sicuramente c’è la voglia di un riscatto sociale e la prospettiva di trovare lavoro. L’insegnante Anna Maria Girotto ha messo a disposizione tutta la sua esperienza e ha trovato in alcune di queste donne un vero talento per questo mestiere, ma tutte lo frequentano con passione. C’è Milva assieme alle figlie che ha già un po’ di conoscenze sartoriali apprese dalla mamma e da un sarto; Denise che è molto brava a disegnare i cartamodelli; Venere che con il suo pragmatismo racconta “non spero di diventare come Giorgio Armani, ma di lavorare sì”; Barbara che vuole dimostrare che anche le donne rom sanno lavorare. Tante storie e tanti sogni sostenuti dalla voglia di imparare per una opportunità in più; ma dietro questa loro partecipazione c’è un altro messaggio rivolto non solo agli abitanti di Pravisdomini ma a tutti coloro che hanno dei pregiudizi verso le minoranze: sono rom ma sono donne come tutte le altre. Una nuova esperienza anche per l’insegnante che non conosceva la cultura rom e che ha raccontato “mi sono trovata benissimo con queste donne, sono brave e motivate”. (Nicoletta Di Benedetto)

 

 

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