Migrantes Andria: scarcelle della tradizione, buone e solidali

19 Marzo 2021 – Andria – Dopo il boom, nel periodo natalizio, del “panettone solidale” la sartoria ed il ristorante sociale “LaTéranga”, della comunità Migrantesliberi, in occasione delle prossime festività pasquali, tornano a promuovere un’altra ghiotta golosità che rappresenta un perfetto connubio tra la tradizione dolciaria pugliese e la solidarietà: le scarcelle. I progetti de “La Téranga”, sono gestiti dalla Comunità “Migrantesliberi” e sono sostenuti, anche, dal contributo dell’8xmille della Chiesa Cattolica per il tramite della Fondazione Migrantes.

In Puglia non è Pasqua senza le scarcelle, uno dei dolci più classici di questo periodo che, come per la maggior parte delle ricette tradizionali legate alla Pasqua, prevede l’utilizzo di ingredienti poveri e semplici come uova, farina, latte e olio che danno vita ad una pasta frolla unica e aromatizzata.

«Nuovamente piombati nel pieno dell’emergenza sanitaria, continuiamo a rinunciare ai nostri incontri conviviali nel nostro ristorante sociale, ma non vogliamo astenerci dal raggiungervi nelle vostre case, farvi visita e portare sulle vostre tavole (metaforicamente parlando) queste gustose scarcelle pasquali confezionate con il guanto e le presine della sartoria sociale #LaTèeranga» – commentano i referenti del progetto di sartoria sociale.

I manufatti “LaTèranga” sono realizzati e confezionati dagli ospiti delle Case Famiglia: uomini, donne, giovani che, attraverso il lavoro vogliono ricucire le proprie storie di vita segnate dalla sofferenza. I colori vivaci dei tessuti africani vengono lavorati e trasformati come messaggio di riscatto degli ultimi, di chi dai margini dell’esistenza ha saputo rialzarsi ed incarnare un messaggio di speranza per tutti. Dal dolore si più rinascere più forti.

La scarcella artigianale è un gesto concreto a sostegno dei progetti de “La Tèranga”. Utili e golosi regali, indicati anche per i cadeaux aziendali.

In un periodo di particolare emergenza, il motto “non da soli, ma solidali” ci trova sempre qui, uniti nel bisogno di saperci più umani.​

 

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