GMMR: coperte termiche sulle porte della Basilica di San Francesco ad Assisi

27 Settembre 2020 – Assisi – In occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, anche la comunità dei frati del Sacro Convento di Assisi fa sentire la sua voce sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza istallando sulle porte della Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi, oltre 20 metri di coperte termiche. Il progetto “Eldorado” ha preso il via nel giugno del 2018 dalle porte dell’Abbazia fiorentina di San Miniato al Monte; è stato realizzato sulle chiese di settanta chiese cattoliche, valdesi, metodiste e luterane e di alcuni luoghi comunitari simbolici come il Maschio Angioino e il Palazzo delle Aquile (sedi del Comune di Napoli e di quello di Palermo), il carcere di Venezia e l’Aula Magna dell’Università di Bologna. Si è unita al progetto anche l’unione delle comunità islamiche d’Italia (UCOII) e da settembre saranno realizzate le porte d’oro di 5 moschee.

L’obiettivo dell’istallazione è quello di promuovere una riflessione profonda sull’accettazione del diverso da sé, sulle terre promesse e sull’aspirazione a un mondo diverso, costruito oltre l’idea di confine e capace di essere nuovamente umano.  “Quello di Eldorato è un messaggio importante – ha detto Padre Mauro Gambetti, superiore del Sacro Convento –  – che ci fa interrogare su cosa veramente dà ricchezza. L’oro abbellisce, ma la vera ricchezza sta nella gioia che noi possiamo portare o avere nel cuore, non è legata a un metallo. La gioia vera sta in quest’oro dei poveri, dove c’è la possibilità di stringere relazioni, stringersi insieme e sperimentare la gioia. Il messaggio è evocativo, simbolico, ma è anche reale. Indica il vero oro. È una tappa di avvicinamento al viaggio del Papa ad Assisi, si sposa molto bene con la prossima enciclica che Papa Francesco ci regala, firmandola ad Assisi. Il titolo è evocativo, Fratelli Tutti, ci dà un orizzonte di universalità entro il quale, senza distinzioni, siamo abbracciati”. Padre Enzo Fortunato, portavove della Sacro Convento, ricorda il messaggio del Papa in occasione della Giornata Mondiale del Migrante: “La pandemia non faccia dimenticare gli sfollati – esorta Papa Francesco – una tragica condizione, spesso invisibile, quella degli sfollati. Nei loro volti si riflette quello di Gesù profugo. Non dimentichiamo gli sfollati e coloro che vivono esperienze di precarietà, abbandono, emarginazione e rifiuto: come Gesù, sono costretti a fuggire. Gli sfollati interni nel mondo sono 40-50 milioni: sono provocati da guerre, conflitti, disastri ambientali e ora anche dalla pandemia. Un’installazione che ci pone una domanda che inquieta e orienta: vogliamo prenderci cura dell’altro o girarci dall’altra parte?”.

R.Iaria

Temi: