Migrantes Sicilia: a servizio del mondo della mobilità con servizi a chi ha più bisogno

24 Marzo 2020 – Palermo – Qui a Palermo collaboriamo con la Caritas (anche tramite un progetto PON inclusione colla città metropolitana) a fare avere buoni pasti ai Rom che da qualche mese hanno abbandonato il campo della Favorita e vivono in appartamenti concessi dal Comune. Si  trovano in grande difficoltà perché non possono chiedere l’elemosina, unico loro sostentamento, dice il direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Palermo e della Sicilia, Mario Affronti aggiungendo che un altro aspetto su cui “siamo intervenuti è quello sanitario. La maggior parte di loro – spiega – non hanno il medico di medicina generale e possono accedere agli ambulatori dedicati dell’ASP (in numero di 2 a Palermo) che per fortuna sono rimasti aperti e lavorano sia pur in modo ridotto ma in sicurezza. Quelli che non possono accedere agli ambulatori hanno ricevuto a domicilio le ricette per i farmaci”. L’Ufficio Migrantes è in contatto, per gli aspetti sanitari, con quasi tutte le famiglie Rom e “diamo costantemente notizie sulla situazione dell’epidemia e sui comportamenti da adottare. Ciò vale pure per i migranti delle altre etnie che si trovano in situazione di irregolarità”. Affronti ci informa anche dell’attività della Migrantes diocesana a fianco delle badanti: “anche qui si danno informazioni sui comportamenti per telefono. Penso che in questo modo tutte queste persone si sentano meno sole e ringrazio gli operatori tutti dei servizi sanitari di questi ambulatori per quello che stanno facendo e naturalmente la Caritas ed il Comune”. Per l’accompagnamento spirituale delle comunità di immigrati e non solo: “so di distribuzione viveri da Arcobaleno dei popoli ed anche da parte della Parrocchia di San Nicolò da Tolentino con la quale la Migrantes ha un progetto si sta prodigando don Sergio Natoli con varie iniziative”. Per i circhi “siamo in contatto con don Rosario Cavallo di Ragusa e che per la Migrantes regionale segue questo settore che ha fatto avere i viveri, sempre tramite la Caritas, anche a questi nostri fratelli in difficoltà in varie parti dell’isola”.

 

 

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