FAIM: a giugno il secondo congresso

28 Gennaio 2020 – Roma – Si è svolto a Roma, nel fine settimana, il Consiglio Direttivo del FAIM (Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo), la maggiore organizzazione unitaria dell’emigrazione italiana, che raccoglie decine di federazioni nazionali e regionali, per oltre 1.500 associazioni e circoli nel mondo. Al centro della discussione la convocazione del prossimo congresso del Forum che si svolgerà a Roma nel giugno 2020.

La prima giornata dei lavori è stata dedicata ad una riflessione in forma seminariale aperta in cui sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza dell’esperienza dei primi 4 anni di vita del FAIM, dei fattori di contesto e dei cambiamenti delineatisi negli ultimi anni, dello stato complessivo del mondo associativo, delle condizioni, delle prospettive e degli adeguamenti programmatici ed organizzativi necessari alla ricostruzione di una forte rappresentanza sociale dell’emigrazione italiana vecchia e nuova, in grado di costituire un riferimento sostenibile e credibile per i prossimi anni. Tema del seminario: “Emigrazioni e rappresentanza: contraddizioni sistemiche e contesti ostili. Funzioni, prospettive e modello organizzativo per il FAIM”. La seconda giornata ha definito il percorso di avvicinamento al congresso, dando mandato all’ufficio di Coordinamento del Faim di insediare la Commissione congressuale composta degli attuali componenti del coordinamento oltre a 10 membri prevalentemente residenti all’estero. La discussione si è incentrata sulla necessità – si legge in una nota – di ristabilire una proporzione nella rappresentanza tra vecchia e nuova emigrazione, auspicando l’integrazione di giovani emigrati nelle associazioni e l’ingresso nella compagine del Faim di nuove organizzazioni nata nell’ultimo flusso emigratorio degli ultimi 15 anni.  Allo stesso tempo è emersa l’indicazione di strutturare relazioni con i movimenti associativi di migranti di altre nazionalità, sia in Italia che all’estero, poiché l’attuale dimensione migratoria accomuna tutti i suoi soggetti in una condizione di “generalizzata precarietà in tutti i paesi, a causa dei grandi cambiamenti intervenuti nel mercato del lavoro e le crescenti restrizioni di tutele e diritti che emergono in molte realtà”. Ciò vale in particolare per l’Europa, dove si registrano da oltre un decennio movimenti migratori interni di grande intensità dai paesi della costa mediterranea e dall’est, verso il centro Europa e di cui l’esito della Brexit è “un esempio preoccupante”.

All’inizio della seconda giornata è stato accolto il documento trasmesso da Marcela Murgia (Associacion Italiana de Resistencia), da parte del Governatore della Provincia argentina del Chaco, Jorge Capitanich, che ha dichiarato ufficialmente il Faim organizzazione di interesse pubblico per lo sviluppo di iniziative congiunte tra la provincia del Chaco e l’Italia.

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