Mons. Cacucci incontra i braccianti migrati di Puglia in sit-in nella cattedrale di Bari

17 Luglio 2019 – Bari – “La dignità umana va difesa senza se e senza ma. Va superato il concetto di accoglienza incentrato sul mero assistenzialismo. Bisogna restituire dignità all’accoglienza. Solo così si potrà superare l’idea di invasione. La denuncia da sola non è sufficiente, servono proposte concrete”. Lo ha detto oggi l’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci, dopo aver incontrato

60 braccianti – migranti provenienti dalla provincia di Foggia ed in particolar modo da Borgo Mezzanone che si erano ritrovati nella Basilica di San Nicola per un sit-in pacifico e che avevano richiesto un incontro con il presule per denunciare lo sfruttamento dei braccianti in Puglia.

Mons. Cacucci si impegnato a sentire i vescovi di Puglia e il Governatore Emiliano per riflettere “sulle istanze portate quest’oggi da questi lavoratori” che si sono mostrati “grati” per l’ascolto ricevuto dall’arcivescovo. mons. Cacucci. La manifestazione si è conclusa dopo l’incontro con l’arcivescovo. “Siamo entrati in questo istante nella Basilica di san Nicola di Bari con un gruppo di braccianti di Foggia e Borgo Mezzanone. Lavoratori costretti a lavorare in condizioni disumane, sfruttati. Papa Francesco dice che il lavoro conferisce dignità all’uomo però quello dei braccianti è un lavoro fatto di disumanità, è privo di diritti e di dignità. Chiediamo un confronto con l’arcivescovo Cacucci perché la Regione Puglia e il Governo continuano a latitare” veniva detto in mattinata in un breve video postato sui social dal sindacalista Aboubakar Soumahoro entrato in cattedrale insieme a un gruppo di braccianti per lo più africani, impiegati nella raccolta di pomodori nelle campagne del foggiano. (R.Iaria)