Torino – Il Comune di Torino è stato il primo in Italia, a partire dal 2008, a sperimentare un progetto di accoglienza in famiglia di persone adulte a cui è stata riconosciuta dal nostro Paese una protezione internazionale o umanitaria”. Così dal 2015 è partito il progetto “Rifugio diffuso” entrato a far parte del più ampio progetto di accoglienza che il Comune ha nell’ambito del Sistema di Protezione richiedenti asilo e rifugiati del Ministero degli Interni, in collaborazione con l’Ufficio Migrantes.
La famiglia ospitante presta il suo intervento in maniera volontaria ed è supportata dal progetto attraverso il riconoscimento di un contributo economico mensile, dalla disponibilità di una equipe di operatori e dalla rete delle altre famiglie accoglienti che fanno parte del progetto, si legge sul sito dell’ufficio diocesano Migrantes.
Il 21 di marzo, alle ore 18.30 in via Cottolengo 22 presso la Migrantes verrà presentato il progetto di accoglienza in famiglia, che mira alla piena autonomia del rifugiato attraverso l’inserimento nella rete sociale familiare, anche nell’ottica di creare una società inclusiva superando le differenze culturali.