Senegal: l’8xmille “a scuola” per costruire la pace

Roma – A Kaolack, 190 chilometri a sud-est della capitale Dakar, l’istruzione è ancora una sfida. Ma una scuola parla sempre di futuro. Ha ricevuto fondi 8xmille per 105 mila euro la materna ed elementare delle Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore, a Kaolack: 500 scolari in una delle regioni più popolate del Senegal.

Una risorsa in un Paese dove le materne sono rare e la scuola primaria è frequentata solo da 3 bambini su 4 (dati Banca mondiale). All’avvio di ogni anno scolastico le classi sono per metà vuote: servono appelli dei leader religiosi perché le famiglie accompagnino regolarmente i bambini in classe e non esiste un sistema di supplenti. Senza insegnante, gli alunni tornano a casa.

La frequenza alle medie, a cui si accede con un esame, crolla al 20%. Numeri da brivido nel Senegal di oggi, dove l’età media dei 16 milioni di cittadini è 22 anni e i giovani sono l’80%. Il tasso di alfabetizzazione è fermo al 60% tra i maschi under 24, e al 50% per le coetanee (fonte Onu).

Nel Paese per il 92% musulmano, è diffusa l’istruzione informale delle madrasse, le scuole coraniche dove si imparano a memoria le sure in arabo. I cattolici sono meno del 5%, e meno dell’1% a Kaolack, dov’è la scuola: 19mila cristiani su 2milioni di abitanti. Ma grazie ai fondi delle Chiese dall’estero sono nate scuole aperte a tutti, che spiccano anche per i risultati degli allievi.

Oltre l’80% degli iscritti supera gli esami, a fronte di una media nazionale del 35%. “Aiutiamo i giovani a prendere in mano la loro vita. È una pedagogia della fiducia, che fa superare gli ostacoli, perché le cose possono cambiare” spiegano le insegnanti di Kaolack.