Treviso – Anche quest’anno, per il terzo anno, alcune realtà ecclesiali e associative di Treviso si sono messe insieme per continuare a dar voce al tema della tratta di esseri umani.
Si ritiene fondamentale e necessario approfondire e conoscere le dinamiche che generano e governano il traffico di persone da Paesi più poveri per lo sfruttamento in diversi ambiti: lavorativo, sessuale, dell’accattonaggio, delle economie illegali e del traffico d’organi, anche nel nostro Paese e nel nostro territorio, spiega una nota della diocesi.
La spinta è nata dall’invito di papa Francesco a promuovere una “Giornata di riflessione e preghiera contro la tratta degli esseri umani” in occasione della memoria di santa Giuseppina Bakhita (8 febbraio) che, alla fine dell’Ottocento, è arrivata dal Sudan in Italia, venduta più volte come schiava, poi liberata e divenuta religiosa canossiana. E’ la storia che si ripete oggi con nomi e volti nuovi, in “un contesto politico e sociale che comunque stenta a riconoscere la necessità di salvaguardare il diritto di essere ‘esseri umani’, qui e altrove”.
L’edizione di quest’anno dell’iniziativa “Non si tratta 2019” ha per tema “Il diritto di essere ‘esseri umani’” e vuole approfondire le cause che generano migrazioni forzate e tratta di persone e come queste cause siano strettamente legate alla negazione di alcuni diritti fondamentali nei Paesi di origine e alle politiche migratorie.
Ad aiutare la riflessione sarà la prof.ssa Paola Degani, docente di Diritti Umani delle donne (Women’s human Rights) presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi internazionali dell’Università di Padova, che interverrà proprio sul tema “Diritti umani, migrazioni forzate e tratta di persone”. Interverrà, quindi, la mediatrice culturale Blessing Okoedion, co-autrice del libro “Il coraggio della libertà” che, attraverso la sua storia, testimonierà appunto il coraggio di “Liberarsi per liberare” e di essere oggi qui in Italia per sostenere i diritti di altre donne trafficate. L’incontro sarà introdotto e moderato dalla giornalista e scrittrice Anna Pozzi co-autrice dello stesso libro.