Roma – “TuttixTutti rappresenta una grande opportunità per le parrocchie, che possono vincere contributi rilevanti per la realizzazione di iniziative solidali. Il nostro concorso nazionale ha contribuito, in otto anni di storia, alla realizzazione di moltissime proposte che offrono risposte concrete ai bisogni delle famiglie, dei giovani e degli anziani. Penso in particolare ad alcune parrocchie in contesti sociali a rischio o caratterizzati da povertà e disoccupazione anche giovanile”. A parlare è Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione della Cei, con riferimento al concorso per le parrocchie TuttixTutti che prende il via il 1° febbraio. Crescente la partecipazione negli anni. Nel 2018 sono stati 567 gli iscritti con migliaia di persone coinvolte e centinaia di candidature presentate. “I vincitori – prosegue Calabresi – hanno potuto avviare iniziative utili a tutta la comunità come nel caso del progetto presentato dalla parrocchia Santi Pietro e Paolo di Catania, vincitrice del 1° premio dell’edizione 2018, che ha realizzato una casa d’accoglienza per nuclei familiari in difficoltà o, tra le altre, contribuendo all’avviamento del Multiservice solidale per offrire strumenti professionali nella forma del prestito d’uso, pensato dalla parrocchia Sacro Cuore in Soria di Pesaro, che si è aggiudicata il 2° premio, e all’articolato progetto, 3° classificato, ideato dalla parrocchia Santa Maria della Fiducia di Roma, rivolto a persone senza fissa dimora e a famiglie in stato di disagio”. Anche quest’anno le parrocchie che si impegneranno a formare i propri fedeli organizzando un incontro formativo, secondo i criteri indicati nel regolamento, potrebbero ricevere un contributo variabile tra 500 e 1.500 euro a seconda della qualità dell’incontro organizzato. “Gli incontri formativi – conclude Calabresi – hanno la finalità di spiegare alle comunità come funziona il sistema di sostegno economico alla Chiesa, tema sul quale c’è ancora poca conoscenza, per promuoverne i valori fondamentali come la trasparenza, la corresponsabilità, la comunione, la solidarietà”. (Sir)