Mons. Felicolo: dietro i numeri ci sono storie di vite

Roma – Continuano a Castelnuovo di Porto i trasferimenti dei richiedenti asilo in altre regioni d’Italia. “Sono molto preoccupato”, dice il Direttore Migrantes della diocesi di Roma e Lazio, Mons. Pierpaolo Felicolo: “sono stato alcune volte a Castelnuovo di Porto e ho avuto modo di vedere che c’era un servizio di accoglienza e di integrazione ben avviato. Da un giorno all’altro tutto questo viene meno. Questo crea un senso di vuoto e di impotenza”. Un trasferimento fatto così all’improvviso – aggiunge il sacerdote intervistato da Formiche.net –  manda per aria un paziente cammino di integrazione che stava avvenendo per tante persone da diverso tempo. Bambini che andavano a scuola, persone che si erano integrate nel luogo dove vivevano, percorsi di inserimento al lavoro, tutto all’improvviso viene a cadere. A mio avviso questo crea un grosso disagio umano che non riguarda numeri, ma persone. Desidero sottolineare questo: dietro i numeri ci sono storie di vite precise che cercano nel nostro Paese di ricostruirsi un percorso di dignità. In questa maniera tutto all’improvviso si interrompe”.

Mons. Felicolo si chiede quale futuro per queste persone: “credo che si debba continuare a vivere uno spirito di umanità e di solidarietà nei confronti dei migranti. A mio avviso non stiamo dando una buona immagine, ma in situazioni come queste, come è stato già detto, abbiamo il dovere di ‘restare umani’”.