Roma – Papa Francesco è partito questa mattina per il suo ventiseiesimo viaggio internazionale dall’inizio del suo pontificato. L’occasione è la Giornata Mondiale della Gioventù dove sono attesi migliaia di giovani provenienti da ogni parte del mondo. Tra questi anche alcuni immigrati in Italia e alcuni giovani italiani residenti all’estero.
Prima di lasciare la sua residenza a casa Santa Marta il pontefice ha voluto incontrare un gruppo di giovani rifugiati accolti nel Centro Arrupe, dove il Centro Astalli dà ospitalità a famiglie e minori stranieri non accompagnati. Giovani tra i 13 e i 17 anni provenienti da Tagikistan, Egitto, Salvador, Venezuela, che hanno aspettato il Pontefice, per stringergli la mano, parlagli di loro e delle loro famiglie lontane. Molti di questi ragazzi frequentano le scuole medie e superiori di Roma, altri stanno facendo le loro prima esperienze lavorative e formative nella ristorazione e nell’industria meccanica. Un “momento coinvolgente” riferiscono dal Centro Astalli, in cui Papa Francesco si è messo “generosamente” all’ascolto dei ragazzi. Non sono mancate le foto da mandare nei Paesi di origine per i loro genitori che condivideranno la gioia dei loro figli lasciati part0ire prima di quanto avessero mai immaginato. I ragazzi hanno invitato Papa Francesco a visitare la loro casa, il Centro Pedro Arrupe, gestita dal Centro Astalli e che porta il nome del fondatore del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati.
Il Centro Astalli esprime “profonda gratitudine al Santo Padre, per la sua attenzione costante ai rifugiati, e in particolare oggi per aver donato un ricordo indelebile ai minori stranieri non accompagnati che privati troppo presto della loro infanzia, cercano di trovare la loro strada in Italia, tra non poche difficoltà”. (Raffaele Iaria)