Città del Vaticano – “Migranti, rifugiati, richiedenti asilo, sfollati e vittime della tratta costituiscono segmenti sovrapposti di minoranze in pericolo. Papa Francesco ha dedicato un’attenzione speciale ai loro bisogni e per questo motivo ha visitato i luoghi simbolo di coloro che si spostano, sperimentando grandi sofferenze, come ha fatto a Lampedusa e a Lesbo”. E’ quanto scrivono p. Fabio Baggio e p. Michael Czerny, sottosegretari della sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per lo Sviluppo Umano ed Integrale della Santa Sede, introducendo il volume “Luci sulle strade della speranza” che raccoglie testi di Papa Francesco dall’inizio del suo pontificato al 2017. Il pontefice – sottolineano i due religiosi nel volume del Dicastero Vaticano – ha “spronato le comunità cristiane, le parrocchie e i conventi a offrire ospitalità ai rifugiati e ha accolto lui stesso alcune famiglie in Vaticano”. Egli ha anche istituito e “guida personalmente” la Sezione Migranti e Rifugiati, la quale “si prodiga a sostenere l’impegno della Chiesa in ogni parte del mondo a favore dei migranti più vulnerabili. Infine, Papa Francesco ha offerto a tutti la sua in- stancabile guida, la sua predicazione, i suoi insegnamenti e i suoi gesti di speranza”. Il volume raccoglie gli insegnamenti magisteriali di Papa Francesco su migranti e rifugiati e sulla tratta. Lo scopo – spiegano al Dicastero vaticano – è simile a quello del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (2005, §10): essa vuole offrirsi “come uno strumento per il discernimento morale e pastorale dei complessi eventi che [nel caso della mobilità umana] caratterizzano i nostri tempi; come una guida per ispirare, a livello individuale e collettivo, comportamenti e scelte tali da permettere di guardare al futuro con fiducia e speranza”.