Roma – Nel 2017 sono circa 33 mila gli emigrati italiani all’estero di origine straniera (28,6% degli espatri, +18% rispetto al 2016). Si tratta di cittadini nati all’estero che emigrano in un Paese terzo o fanno rientro nel Paese d’origine, dopo aver trascorso un periodo in Italia ed aver acquisito la cittadinanza italiana.
Lo riferisce oggi l’Istat nel report “Mobilità interna e migrazioni internazionali della popolazione residente” relativo all’anno 2017.
Di questi, più di uno su tre è nato in America Latina (circa 12 mila), il 18,2% in uno dei Paesi dell’Unione europea, il 18% in Africa, il 13,4% in un altro Paese europeo e l’11% in Asia. La metà delle emigrazioni (oltre 17 mila, pari al 53,2% del totale) si concentra verso i luoghi di origine. L’Unione europea è l’area geografica più attrattiva, (56,6% dei flussi degli italiani nati all’estero), seguita dall’America Latina (23,5%) e dagli altri Paesi europei (9%).
Nel dettaglio dei flussi diretti verso i Paesi dell’Unione europea si osserva che il 15,4% è nato in Marocco, il 12,6% in Germania, il 12,8% in Brasile e il 6% nel Bangladesh. Inoltre – si legge nel Report – “sempre con riferimento al collettivo dei connazionali diretti nei paesi dell’Ue, i cittadini italiani nati in Africa emigrano perlopiù in Francia (61%), quelli nati in Asia nella stragrande maggioranza si dirigono verso il Regno Unito (88%) così come fanno, in misura molto più contenuta, i cittadini italiani nativi dell’America Latina (27%). I cittadini nati nell’Ue invece emigrano soprattutto in Germania (42,8%).