Bologna- “La Carità, via di unità tra ortodossi e cattolici”. Nei giorni scorsi l’arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Zuppi ha incontrato Mons. Siluan, vescovo degli ortodossi romeni in Italia, per una riflessione comune sul tema della reciproca collaborazione nella animazione e nel servizio della carità. La maggior parte delle parrocchie ortodosse romene sono ospiti di strutture messe a disposizione dalle comunità cattoliche: per questo all’incontro hanno partecipato anche i sacerdoti delle rispettive comunità presenti in regione.
Don Matteo Prosperini, direttore della Caritas diocesana ha raccolto i dati forniti dalla rete delle strutture caritative della diocesi e delle parrocchie, indicando alcune piste percorribili di collaborazione. Padre Marcel Calogarescu, uno dei parroci ortodossi a Bologna, ha offerto una testimonianza su questo impegno già presente, ad esempio, nell’ambito della piattaforma agro-alimentare promossa da Caritas. La parrocchia di padre Marcel è molto attiva anche nel Banco Alimentare e nel recupero di vecchi computer che vengono rigenerati e inviati alle scuole della Moldavia. “Uno dei segni più evidenti della costituzione in comunità di un gruppo di migranti cristiani – ha rilevato mons. Andrea Caniato, direttore della Migrantes diocesana – è la capacità che quelle persone assumono di essere di aiuto e di sostegno agli altri e di uscire dalla condizione di assistiti”.
“Il servizio della carità, ha detto il vescovo Siluan, ci rende sensibili alla sofferenza umana: questo è un terreno sul quale i fratelli cattolici hanno accolto subito in maniera calorosa i loro fratelli ortodossi. È bello che sulla carità ci potessimo incontrare, condividere le nostre esperienze, ma anche godere del fatto che la carità porta tanti frutti”. Il Vescovo Siluan ha espresso la sua soddisfazione nel rilevare questa collaborazione tra i cristiani delle due confessioni, che a Bologna vuole assumere anche il carattere di una organicità e di una integrazione che si registra per la prima volta in Italia. “Anche se esisteva già una collaborazione in molte parrocchie in Italia – dice ancora il Vescovo – quello che inizia a Bologna è un progetto importante perché apre ad una sinergia con una realtà tanto radicata e di esperienza come la Caritas, che ci consente di essere più vicini alle persone, alle loro sofferenze e ai loro bisogni”. (A.C.)