Città del Vaticano – “Oggi si celebra la festa del Señor de los Milagros, molto sentita a Lima e in tutto il Perù; rivolgo un grato pensiero al popolo peruviano e alla comunità peruviana di Roma. Domenica scorsa eravate qui con l’icona del Señor de los Milagros, e io non mi sono accorto. Tanti auguri nel giorno della festa!”.
Lo ha detto ieri mattina Papa Francesco al termine della preghiera dell’Angelus dopo aver celebrato la Messa conclusiva della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi
Il pontefice ha salutato anche la comunità venezuelana in Italia “qui radunata con l’immagine di Nostra Signora di Chiquinquirá, la Chinita”.
Prima dell’Angelus, commentando le letture del giorno ha ribadito che “la speranza di Dio non è un miraggio, come certe pubblicità dove tutti sono sani e belli, ma è una promessa per la gente reale, con pregi e difetti, potenzialità e fragilità come tutti noi, la speranza di Dio è una promessa per la gente come noi”. E parlando dei Sinodo sui giovani appena concluso ha sottolineato che è stato “un tempo di consolazione e di speranza. Lo è stato anzitutto come momento di ascolto: ascoltare infatti richiede tempo, attenzione, apertura della mente e del cuore. Ma questo impegno si trasformava ogni giorno in consolazione, soprattutto perché avevamo in mezzo a noi la presenza vivace e stimolante dei giovani, con le loro storie e i loro contributi”. Il Sinodo dei giovani è stato “una buona vendemmia, e promette del buon vino”, ha concluso. (Raffaele Iaria)