Giovani e migranti: le risposte della Chiesa di Belem nel cammino verso il Sinodo 2019

Belem – Un grande centro di Pastorale giovanile, dove promuovere la formazione umana e integrale dei giovani, è la risposta della diocesi di Belen, una delle grandi metropoli dell’Amazzonia, alle grandi sfide che oggi il mondo giovanile pone alla pastorale della Chiesa. Ieri si è concluso in Vaticano il Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani, fornendo prospettive nuove per il futuro lavoro di evangelizzazione, la cui prima tappa significativa sarà il Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia, che si terrà nell’ottobre dell’anno prossimo. 

Commentando uno dei temi del documento preparatorio di quel Sinodo, che rimanda alle risposte della Chiesa alle sfide della pastorale urbana in territorio amazzonico, il Vescovo ausiliare di Belem, Mons. Antonio de Assis Ribeiro, in un colloquio con l’Agenzia Fides sottolinea che “nelle grandi metropoli dell’Amazzonia convergono molti problemi, le grandi sfide della campagna, dall’interno vanno nelle grandi metropoli”. A livello locale emergono “la sfida della criminalità infantile e giovanile, il problema della prostituzione, il traffico di droga”. In questa prospettiva, il Vescovo sottolinea che “in relazione a questo blocco di sfide, l’arcidiocesi di Belem ha un piano pastorale per la gioventù, articolato in sette aree principali, con diverse linee di azione e strategie, per una risposta efficace a questi problemi”. Mons. Assis, che è un salesiano, quindi abituato al contatto con i giovani, sottolinea che questo lavoro viene portato avanti “attraverso la promozione di processi di evangelizzazione in grado di integrare sport, svago, cultura, divertimento, formazione morale e accompagnamento spirituale”. Questo si concretizza in “un grande centro di Pastorale giovanile, un ambiente in cui vogliamo promuovere la formazione umana e integrale dei giovani, attraverso la convivenza, la formazione morale, la formazione professionale e l’approfondimento del senso della vita”.

Insieme alle sfide del mondo giovanile, il Vescovo ausiliare di Belem evidenzia all’agenzia missionaria “il problema della migrazione, in quanto ci troviamo con un numero significativo di indigeni venezuelani e anche di altri paesi”. Per questo assume particolare importanza il lavoro della Pastorale del Migrante e una Commissione speciale per il confronto sulla questione migratoria.