Messina – Come emerge dagli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani per il decennio che si sta per concludere, l’immigrazione è una delle “più grandi sfide educative” per la Chiesa e per il Paese, che mostrano talora distanze e paure rispetto alle persone migranti: L’opera educativa deve tener conto di questa situazione e aiutare a superare paure, pregiudizi e diffidenze, promuovendo la mutua conoscenza, il dialogo e la collaborazione (CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, 2010, n. 14).
La sfida più urgente anche sul piano pastorale è imparare a convivere come diversi, condividendo lo stesso territorio geografico e sociale; imparare a convivere senza distruggerci, senza ghettizzarci, senza disprezzarci, senza solo tollerarci. La debolezza culturale più rischiosa è cedere alle paure. Alla comunità cristiana è chiesto di diventare luogo educativo all’incontro.
La proposta dell’Ufficio diocesano Migrantes, per il nuovo anno pastorale, è quella di offrire alla nostra Chiesa locale un percorso di preghiera e riflessione sui temi dell’accoglienza e della migrazione che la Sacra Scrittura, in maniera esigente ed inequivocabile, indica al nostro agire di cristiani credenti e credibili. Educare a leggere le migrazioni “con gli occhi della fede”, attraverso la lettura e la meditazione di alcuni brani biblici per aprire nuove prospettive al nostro lavoro pastorale.
Un percorso scandito da incontri mensili, da ottobre a maggio, dove la Parola di Dio verrà intronizzata, proclamata, commentata e attualizzata. Gli incontri avranno uno schema comune molto semplice per favorire il clima di preghiera e meditazione.
Gli incontri si svolgeranno nella chiesa di Sant’Elia, rettoria affidata al direttore dell’Ufficio Migrantes per farne un punto di riferimento per le attività pastorali a favore della mobilità umana. (Santino Tornesi – Ufficio Migrantes Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela)