Meeting di Rimini: “Dalle nuove generazioni una speranza per l’Italia”

Rimini –  Un viaggio affascinante dentro il mondo di coloro che sono “figli” dell’esperienza  migratoria dei genitori: i nuovi italiani, protagonisti di una società che sta cambiando pelle e costruttori di una identità arricchita. È quello che propone la mostra “Nuove generazioni. I volti giovani dell’Italia multietnica”, inaugurata al Meeting per l’amicizia tra i popoli nell’agosto 2017 e che nella versione itinerante è stata successivamente allestita in molte città italiane, contribuendo a “cambiare la narrazione” su un tema di scottante attualità e che troppo spesso diventa vittima di contrapposizioni ideologiche e politiche. (Info: www.meetingmostre.com). Migliaia di giovani hanno potuto conoscere le storie raccontate nei pannelli e nei video proposti dalla mostra, confrontarsi e maturare un giudizio sulle fatiche e sui successi di tanti coetanei che si misurano con l’eredità trasmessa dai padri e dalle terre di cui sono figli e nel contempo con i valori della società italiana in cui sono cresciuti e che sentono come la loro casa. Molte testimonianze degli incontri ospitati in scuole, centri culturali e parrocchie sono documentate nella pagina Facebook Nuove Generazioni, che propone video, immagini e resoconti.

E in questi giorni, in occasione dell’edizione 2018 del Meeting di Rimini, questo grande patrimonio umano e culturale fatto di incontri, giudizi, amicizie e iniziative nati sulla scia della mostra, verrà raccontato da coloro che lo hanno  costruito o incontrato. L’appuntamento si intitola “Un anno di incontri. Dalle nuove generazioni una speranza per l’Italia” ed è in programma giovedì 23 agosto alle 17 nei padiglioni della Fiera a Viserba, in Sala Neri. Sarà un modo per declinare il titolo del Meeting di quest’anno: “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”.  Quest’anno la kermesse riminese mette a tema vicende umane che, a volte in sordina e apparentemente con poco rilievo, pongono semi di novità destinati a fiorire, a creare nuovi orizzonti di conoscenza. Il tutto dialogando con esperienze e culture diverse, intercettando le domande dell’uomo di oggi a partire soprattutto da quelle dei giovani, seguendo l’ipotesi affascinante che forse sono proprio le forze che possono renderci felici quelle stesse che possono muovere la storia, con tutto il tempo e la pazienza che saranno necessari.