Vicenza – “Accoglienza intelligente e sostegno alle missioni” è il titolo di una lettera su Africa e migranti del vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol. Nel testo un appello all’accoglienza diffusa dei migranti e per una nuova campagna di aiuti in Africa, dove operano diversi missionari della diocesi.
“Come pastore e padre – scrive nella lettera mons. Pizziol – sento il dovere di rivolgere una parola a tutti voi, dopo la mia recente visita ai nostri missionari vicentini che testimoniano, con la parola e con le opere, il Vangelo di Cristo nella diocesi di Beira, in Mozambico. Come già durante le mie precedenti visite in Kenya, Uganda e Camerun, anche in Mozambico ho dovuto constatare innanzitutto la situazione di estrema povertà in cui si trovano a vivere tante persone, soprattutto nelle periferie delle città e nei villaggi, lontani e sperduti, di questa splendida, ma tormentata terra africana. Sono convinto che sia una grave colpa da parte dei governanti dei paesi più ricchi e anche da parte di ciascuno di noi, ignorare queste situazioni di assoluto disagio e voltare la faccia da un’altra parte. Non è sufficiente dire ‘aiutiamoli a casa loro’. Bisogna avviare concretamente ed efficacemente delle iniziative a livello di politica economica mondiale, di solidarietà tra le nazioni, di formazione etica e sociale che aiutino le singole persone e la coscienza collettiva a ritrovare la passione per il bene e per la giustizia, allargando il proprio sguardo e il proprio raggio d’azione dal luogo in cui si vive fino ad abbracciare il mondo intero, ‘casa comune’ e sempre più ‘villaggio globale’”.
Il vescovo di Vicenza richiamare evidenzia “l’accoglienza dignitosa e umanizzante di piccoli nuclei di migranti in appartamenti di proprietà delle parrocchie o in locazione” e “rimotivare e incrementare i rapporti di conoscenza, dialogo, sostegno a centinaia di nostri missionari (famiglie di laici, religiosi e religiose, diaconi, preti e vescovi della nostra diocesi) che operano in molti paesi del continente africano”. Mons. Pizziol invita ogni cristiano, “ogni uomo e donna di buona volontà a praticare una qualche forma di volontariato” nelle strutture di accoglienza: ad oggi, nel territorio diocesano sono attivi 17 appartamenti, nei quali sono ospitati una ottantina di migranti, ed altre strutture ecclesiali per un totale di oltre 200 persone accolte. “La scelta ecclesiale di privilegiare la forma dell’accoglienza diffusa, dando ospitalità a 4 persone per appartamento e coinvolgendo i volontari della comunità locale – scrive il presule – si è rivelata positiva su molti piani, sia dell’inclusione abitativa e lavorativa (che ha portato ad effettiva autonomia), sia della sensibilizzazione delle nostre comunità ecclesiali e civili”. L’esperienza dell’accoglienza, “se fatta bene ed in modo intelligente, porta ad una vera inclusione ed a una pacifica convivenza, abbattendo pregiudizi e paure”. La diocesi vicentina intende continuare l’impegno dell’accoglienza in questa modalità diffusa, quale “piccola testimonianza di speranza per un mondo più giusto e solidale, anche qualora venissero ridotti o cessati gli stanziamenti statali finalizzati a questo scopo”.
Il vescovo rivolge uno sguardo al continente africano, dal quale arrivano tante persone migranti. A tale riguardo – scrive – “è necessario aprire gli occhi e il cuore sulla povertà, sulle ingiustizie e sulle disuguaglianze che queste popolazioni soffrono. Non c’è soluzione possibile al loro dramma se l’Europa e l’Italia non cambiano la propria politica nei confronti dell’Africa, che continua a essere violata, depredata e sfruttata”. Da qui l’importanza di una “informazione corretta” e una “formazione seria che spieghi le origini dei fenomeni migratori e la dinamica perversa che li alimenta. È una responsabilità che riguarda tutti e che interpella anche le nostre comunità chiamate a potenziare (nei modi possibili) quell’azione educativa che da sempre connota la vita delle nostre parrocchie. In questo, potete contare sul sostegno della Caritas diocesana, dell’ufficio Migrantes, dell’ufficio Missionario e dell’ufficio di Pastorale sociale, che sono disponibili a condividere e a proporre percorsi di approfondimento ed esperienze di volontariato”. Come diocesi “vogliamo – conclude – impegnarci, insieme a tante altre organizzazioni (Cuamm, ONG, operatori umanitari, volontari e cooperatori) e soprattutto attraverso le centinaia di missionari e missionarie vicentini, a individuare progetti e iniziative in grado di riscattare le persone dalla miseria, dalle malattie, dalla mancanza di istruzione”. (R.Iaria)