Quando il silenzio è d’oro

di Ivan Maffeis

Roma – Luglio. Tempo di campeggi e centri estivi, campi scuola e ritiri. Tempo di fare esperienze che spesso si ricordano per tutta la vita, come quella che tra qualche giorno porterà decine di migliaia di ragazzi prima in pellegrinaggio nelle proprie diocesi e poi, l’11 e 12 agosto, a Roma dal Papa (#Siamoqui!).

A molti di questi ragazzi, forse, sarà chiesto di stare per qualche giorno senza il cellulare.

Tornati a casa, naturalmente, ricominceranno ad usarlo. Ma avranno sperimentato che si può vivere anche senza. Che si può stare insieme, in cammino, in mezzo alla natura, in preghiera, immersi in un gioco di gruppo o nel pieno di una discussione… senza essere interrotti e distratti dalla suoneria o dalla vibrazione dello smartphone. Che si può anche dire no, una volta tanto, alla dittatura dei messaggi e dei profili social. Che le cose succedono lo stesso, e magari perfino più intensamente e più belle, anche se non le condividiamo in tempo reale  su InstagramFacebook e Whatsapp. Che, qualche volta, veramente il silenzio è d’oro.