Forlì – Tre uffici pastorali della diocesi di Forlì-Bertinoro, Caritas, Servizio Migrantes e Pastorale Sociale, di fronte alla vicenda della nave Aquarius fermata nel Mediterraneo per alcuni giorni con il suo “dolorante carico di persone, al centro di un braccio di ferro fra Italia ed Europa, esprimono dolore per l’insensibilità degli attori della vicenda. Non possiamo – si legge in una nota – rimanere indifferenti di fronte ad alcuni paesi europei che continuano a ignorare i problemi dei rifugiati; non possiamo rimanere indifferenti di fronte al dibattito che si sta facendo ‘sulla pelle dei 629 esseri umani di ogni età e di identica debolezza’. Siamo allibiti di fronte al crescere dell’intolleranza dell’opinione pubblica verso i poveri che fuggono dalla fame e dalla guerra, essi non possono essere usati come pedine di un cinico gioco da tavolo. Facciamo nostro, l’appello evangelico: ‘Fai agli altri quello che vorresti gli altri facessero a te’”.
Nella diocesi prosegue intanto l’animazione ad una accoglienza diffusa nelle parrocchie, realtà associative e gruppi famiglia: 12 sono state le esperienze di accoglienza nello scorso anno. “Sostenuti” e “incoraggiati” dal vescovo mons. Livio Corazza, gli uffici invitano tutte le comunità cristiane “a favorire concretamente una cultura dell’accoglienza”. E martedì 19 giugno, per approfondire questi temi un incontri nel Salone Comunale, in occasione della Giornata del Rifugiato.