Card. Bassetti: “tanti rifugiati e profughi cercano una patria con un volto materno”

Roma – “C’è un’umanità italiana che non dobbiamo perdere o lasciar stravolgere da odi o razzismi, ma incrementare e trasmettere ai nostri figli”. E’ l’appello rivolto questa sera dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, durante la veglia di preghiera per l’Italia promossa dalla Comunità di Sant’Egidio. Per il porporato ognuno riceve “il dono di una patria: forse c’è chi lo riceve con più opportunità chi con meno, ma tutti hanno una patria”. “Forse, ha detto il card. Bassetti,  non abbiamo riflettuto al gran dono di Dio rappresentato dall’avere una patria. È scontato. Ma coloro che l’hanno persa o che ne sono stati scacciati o l’hanno dovuta abbandonare, sanno bene quale valore essa abbia. Tanti rifugiati e profughi cercano una patria con un volto materno. In guerra – e ricordo i racconti della mia infanzia – si capisce il valore di una patria in pace”.
Il presidente dei vescovi italianai ha quindi rivolto un augurio “di buon lavoro al nuovo governo al servizio del bene comune del Paese”. La preoccupazione del card. Bassetti va “a tanti mondi, specie le periferie delle nostre città, lacerati, in cui alla fatica quotidiana di vivere – e spesso è tanta! – si aggiungono nuovi conflitti e diffidenze. C’è un tessuto umano da ritessere in questi angoli di mondo e in tutta la società civile italiana in nome della pace civile e sociale”. Il mondo intero “ha bisogno di un’Italia in pace, perché siamo tutti interdipendenti. L’Italia dà all’Europa, al Mediterraneo, al mondo un grande contributo di servizio alla pace, di cultura, di lavoro, di sviluppo. Non possiamo mancare alle nostre responsabilità, che hanno reso il nostro Paese conosciuto e simpatico nel mondo intero. C’è un’umanità italiana che non dobbiamo perdere o lasciar stravolgere da odi o razzismi, ma incrementare e trasmettere ai nostri figli”. (R.Iaria)