Roma – “Chiunque vada al governo, sia come premier sia come ministri, di fronte alla realtà si renda conto che alcuni proclami vanno ridimensionati. La realtà anche sul tema dell’immigrazione aiuterà tutti. Ci aiuterà a guardare con attenzione a questo tema”. Lo ha detto il Segretario Generale della CEI, mons. Nunzio Galantino, nell’intervista rilasciata ieri alla trasmissione di Raitre “Mezz’ora in più”, condotta da Lucia Annunziata. “Nessuno ha mai parlato dell’accoglienza senza se e senza ma – ha aggiunto mons. Galantino -. Io più volte ho detto che la legalità è il primo passo verso una politica intelligente della mobilità umana. Alla Chiesa non spetta decidere chi deve entrare, chi deve uscire. A quali condizioni si entra e a quali condizioni si esce. Questo è un compito della politica e ha tutto il diritto di farlo”.
Delineando il “compito della Chiesa” su questo tema, il Segretario Generale della CEI ha detto che ha “una sola regola”, “quella dettata dal Vangelo: ‘Ero forestiero e mi avete accolto’”. “Per parlare a favore dell’immigrazione – ha ricordato – non ho mai messo in moto ragionamenti anche sacrosanti, che sono quelli dei vantaggi che l’economia riceve dagli immigranti. Io questo ragionamento non lo faccio, perché non è mio, non è della Chiesa. È di chi amministra, di chi governa”.