Roma – “Papa Francesco dice molte cose fondamentali sul tema dei migranti. Prima di tutto sottolinea che non hanno un vero e proprio statuto giuridico internazionale e dovrebbero essere protetti dalle norme del diritto internazionale ma soprattutto ci dice che siamo tutti migranti, tutti in Europa siamo migranti”. Lo ha detto il regista Wim Wenders, in un’intervista a Tv2000 realizzata da Fabio Falzone, presentando il film “Papa Francesco. Un uomo di parola” proiettato in anteprima mondiale al 71° Festival di Cannes.
“Nel mio paese in Germania – ha sottolineato Wenders – milioni di persone hanno vissuto la realtà dell’immigrazione dopo la Seconda guerra mondiale. Questo ci insegna che la storia e il fenomeno migratorio è parte dell’umanità. Il Papa ci ricorda anche che possiamo vivere tutti con qualcosa in meno rinunciando anche a piccole cose. Se pensiamo solo a crescere ed accumulare che si tratti di Europa, America, Cina o Russia, questo vuol dire lasciare il nostro prossimo. Lasciare dietro di noi centinaia di migliaia di persone. Il Papa ci ricorda di non escludere le persone, ma anzi di preoccuparci di includerle. Questo lo possiamo fare tutti rinunciando a qualcosa, anche a poco. E per il nostro prossimo può fare la differenza”.
“Papa Francesco – ha proseguito Wenders – ci ricorda che siamo tutti amati da Dio. Anche se noi non vogliamo Dio, ci ama lo stesso e io ci credo davvero: Dio ci guarda e ci ama e questo riguarda tutti anche chi crede in altre religioni, anche chi non crede in Dio. Ci ama tutti comunque e quando Papa Francesco me lo ha ricordato il mio cuore si è fermato per un attimo. E’ fondamentale che sia il Papa a ricordarcelo”. “Questo uomo – ha concluso Wenders – ci restituisce speranza. La sua positività, il suo ottimismo ci libera dai veleni del nostro tempo. Sì ha ragione lui ce la possiamo fare”.