Varisco: una memoria di esperienze la storia della Migrantes

Roma – “Vorrei che fosse chiaro lo spirito che anima questa ricerca. Non una rievocazione storica fine a sé stessa, che nel migliore dei casi risulterebbe autocelebrativa o nostalgica e nel peggiore perfettamente inutile, bensì una memoria di esperienze, idee ed elaborazioni da mettere al servizio del presente”. E’ quanto ha detto lo storico Simone Varisco, presentabdo il suo lavoro “Impronte e scie. 50 anni di Migrantes e migranti” che raccota, in cinque volumi, la storia dell’Ucei (l’IUfficio Centrake per l’Emigrazione Italiana e la Fondazione Migrantes). In tal senso, il tema stesso dei volumi – la storia degli ultimi 50 anni della pastorale migratoria in Italia – è di “aiuto: un contenuto vivo – ha spiegato –  così come viva e sempre più necessaria è la cura pastorale degli uomini, donne e bambini in mobilità. Non soltanto dei cristiani che sempre più numerosi giungono in Italia, ma anche degli emigrati italiani all’estero, dei rom e sinti, dei circensi e di tutto lo spettacolo viaggiante”.