Roma – Si celebra domenica 6 maggio la XXIX Giornata Nazionale di sensibilizzazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Le parrocchie sono chiamate, in questa Giornata Nazionale, a diffondere il messaggio e a comunicare con trasparenza come la Chiesa usa i fondi destinati dai contribuenti italiani. I modi per farlo sono tanti. Si può comunicare con i propri parrocchiani leggendo un messaggio a fine celebrazione, coinvolgendo l’incaricato diocesano o i referenti parrocchiali per il “sovvenire”, distribuendo il materiale del kit informativo inviato a tutte le comunità o ancora partecipando al concorso TuttixTutti (www.tuttixtutti.it).
“La firma rappresenta un gesto consapevole di partecipazione alla missione della Chiesa – afferma Matteo Calabresi, Responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica –. È importante ricordarlo ogni anno durante la Giornata Nazionale, informando le comunità sulle destinazioni dei fondi affidati alla Chiesa cattolica che, comunque, non sono automatici e necessitano della libera scelta dei cittadini da rinnovare ogni anno. Partecipare a TuttixTutti, organizzando un incontro formativo, può rappresentare per le parrocchie un’opportunità in più di formazione oltre che un’occasione per vedere una propria attività sociale parrocchiale sostenuta concretamente. Premieremo infatti sia la creatività progettuale sia la creatività pastorale, perché non si può scindere l’evangelizzazione dal promuovere il bene comune”.
La possibilità di destinare l’8xmille durerà per milioni di contribuenti fino al 30 settembre, data di scadenza per presentare la scheda firmata del Modello Unico telematico o la CU (Certificazione Unica, ex CUD). Nelle parrocchie è stata distribuita anche una scheda, alternativa alla CU, utile per destinare l’8xmille, per tutti quei contribuenti esonerati dalla dichiarazione dei redditi. Molti pensionati e lavoratori avranno così la possibilità di esprimersi firmando la scheda per poi consegnarla in busta chiusa ad un CAF o alla posta. Grazie all’80% dei contribuenti che ha scelto di firmare per la Chiesa cattolica, nel 2017 è stato possibile contribuire così alla missione della Chiesa: per il culto e la pastorale nelle diocesi e nelle parrocchie (361 milioni di euro), per i progetti di carità in Italia e nel Terzo Mondo (275 milioni), per sostenere 35 mila sacerdoti diocesani, compresi 500 fidei donum in missione nei Paesi in via di sviluppo (350 milioni di euro).