Città del Vaticano – “Il Vangelo ricorda che chi è chiamato a dare testimonianza della Risurrezione di Cristo deve lui stesso, in prima persona, nascere dall’alto”. Lo ha detto Papa Francesco durante la Messa concelebrata in San Pietro, all’Altare della Cattedra, con i missionari della misericordia questa mattina. “Questo significa lasciare veramente il primato al Padre, a Gesù e allo Spirito Santo nella nostra vita – ha spiegato Francesco -. Attenzione: non si tratta di diventare preti invasati, quasi che si fosse depositari di un qualche carisma straordinario. No. Preti normali, semplici, miti, equilibrati, ma capaci di lasciarsi costantemente rigenerare dallo Spirito, docili alla sua forza, interiormente liberi – anzitutto da sé stessi – perché mossi dal vento dello Spirito che soffia dove vuole”. “Sia la Chiesa sia il mondo di oggi hanno particolarmente bisogno della Misericordia perché l’unità voluta da Dio in Cristo prevalga sull’azione negativa del maligno che approfitta di tanti mezzi attuali, in sé buoni, ma che, usati male, invece di unire dividono”. “Noi siamo convinti che l’unità è superiore al conflitto – ha aggiunto -, ma sappiamo anche che senza la Misericordia questo principio non ha la forza di attuarsi nel concreto della vita e della storia”. I missionari della Misericordia a Roma avevano già incontrato il Papa nella Domenica della Divina Misericordia: oggi sono stati ricevuti di nuovo nella Sala Regia del Palazzo Apostolico prima di prendere parte alla Messa nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Papa.