Roma – “Questo giorno sottolinea il valore della memoria, linfa preziosa per tenere viva l’identità e la coscienza collettiva, nella partecipazione positiva allo sviluppo delle realtà in cui le famiglie e le comunità Rom sono oggi inserite”. E’ quanto ha detto ieri il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della Giornata internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti. Mattarella ha rivolto un “augurio a tutte le persone che hanno radici nella cultura millenaria di questi popoli antichi, e che ne condividono, oggi, i problemi, le difficoltà, le speranze”.
Un’esperienza, quella dei Rom, Sinti e Caminanti “in cui resterà indelebile il Porrajmos, l’olocausto dei loro popoli, tributo di sangue spaventoso per i numeri e per le sofferenze che la ferocia nazista impose a giovani e anziani, a donne e bambini”, ha aggiunto il Capo dello Stato sottolineando che questa “tragedia appartiene a pieno titolo alla comune storia europea e costituisce appello ulteriore alla responsabilità per superare pregiudizi, arbitrarie generalizzazioni e diffidenze residue che alimentano discriminazioni, xenofobie, ostilità. Le convenzioni internazionali sottoscritte dal nostro Paese, a partire da quella relativa allo statuto delle persone apolidi del 1954, a quella relativa alla riduzione della apolidia del 1961, impegnano – prosegue il Presidente della Repubblica Italiana, l’Italia a favore della inclusione di persone e culture, per assicurare pari opportunità nell’esercizio dei diritti, compresi quelli economici e sociali. La strada dell’integrazione, nel rispetto della libertà di espressione di ciascuna cultura, è il punto di forza della comune vicenda europea”.