Nel mosaico dei popoli un ritratto della vita

Padova – “Restiamo umani oltre le paure!”. È la mostra che intende fornire dati e informazioni veloci, sfatare pregiudizi e introdurre il pubblico allo spettacolo “Fratelli in Italia”. Si tratta di quattro pannelli, che grazie al contributo di don Elia Ferro, delegato per la Pastorale Migrantes della diocesi di Padova, cercano di dare un volto reale della presenza migratoria nel territorio diocesano e padovano.

Solo nella provincia di Padova si contano 93.268 persone di origine non italiana, appartenenti a oltre 150 nazionalità. Ampliando il perimetro al territorio diocesano (che lambisce altre quattro province) si arriva a circa 111 mila unità di cui il 50 per cento è di religione cristiana, un 30 per cento di fede musulmana e il rimanente 20 per cento si riferisce ad altri credo.

Nel 97 per cento dei casi si tratta di persone arrivate in Italia per lavoro, studio o ricongiungimento familiare, solo il 3 per cento è rappresentato da profughi e richiedenti protezione internazionale. Per quanto riguarda la città di Padova a fronte di 33.555 migranti (pari a circa il 16 per cento della popolazione residente), la nazionalità più rappresentata è quella rumena (circa il 40%), e a buona distanza seguono moldavi, cinesi, nigeriani, filippini, marocchini e albanesi. (S. Mel.)