Ferrara – Tre le prospettive “geografiche” del nuovo “Rapporto Asilo 2018” della Fondazione Migrantes presentato questo mattina a Ferrara, per altrettante sezioni:
• l’Europa: da una parte, le politiche e le pratiche dell’Unione europea nel campo della protezione internazionale in questi ultimi due anni, un tempo in cui si sono aperte gravi divaricazioni, sia tra le dichiarazioni e i fatti delle politiche attuate, sia tra le politiche stesse e le sensibilità e progettualità di una parte di società civile; dall’altra parte, il lungo, deludente processo di riforma del Regolamento “di Dublino”;
• le questioni “a cavallo” fra Europa e Italia: gli accordi di collaborazione internazionale e di “riammissione” con i Paesi provenienza di migranti e rifugiati; e la reale tutela dei minori (siamo davvero un «modello» a livello europeo per la protezione dei minori stranieri non accompagnati?…).
• l’Italia: in che modo il nostro Paese ascolta la voce dei richiedenti asilo dopo l’approvazione del decreto “Minniti-Orlando” e la cancellazione del grado di appello? Ma anche: qual è lo “stato dell’arte”, quali sono le prassi e le progettualità italiane rispetto ai quattro verbi indicati da papa Francesco?


