Città del Vaticano – “Ascolteremo i giovani dal vivo, in diretta, per cercare di comprendere meglio la loro situazione: cosa pensano di se stessi e degli adulti, come vivono la fede e quali difficoltà incontrano a essere cristiani, come progettano la loro vita e quali problemi riscontrano nel discernimento della loro vocazione, come vedono la Chiesa oggi e come invece la vorrebbero…”. Con queste parole il card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale della Segreteria del Sinodo dei vescovi, ha illustrato gli obiettivi della riunione pre-sinodale del Sinodo dei giovani, in programma dal 19 al 24 marzo. “Si tratta un evento in cui i giovani saranno gli attori e i protagonisti”, ha specificato durante la conferenza stampa di presentazione, presso la Sala Stampa della Santa Sede: “Non si parlerà soltanto di loro, ma saranno loro stessi a raccontarsi: con il loro linguaggio, il loro entusiasmo e la loro sensibilità. Il prossimo Sinodo dei vescovi vuole essere, infatti, non solo un Sinodo sui giovani e per i giovani, ma anche un Sinodo dei giovani e con i giovani”. Tra i giovani da ascoltare, ha annunciato Baldisseri, “ci saranno in particolare quelli che provengono da situazioni di disagio e dalle ‘periferie esistenziali’, giovani che spesso non hanno la possibilità di farsi sentire per far conoscere la loro situazione e le loro attese. Ci saranno poi giovani non cattolici, non cristiani e non credenti, perché l’ascolto dei giovani si realizzi il più possibile a 360 gradi”. “La riunione pre-sinodale sarà l’occasione per metterci al passo dei giovani”, ha spiegato il cardinale: “Tenendo bene a mente che il Sinodo è per definizione un cammino fatto insieme, vogliamo mostrare cosa significa concretamente camminare insieme ai giovani, a tutti i giovani nessuno escluso”. “Camminare con i giovani significa anche individuare specifici cammini pastorali, che consentano alle comunità cristiane di consolidare i loro progetti di pastorale giovanile, adeguandoli alle esigenze dei giovani di oggi”, ha proseguito il segretario del Sinodo, informando che “alla riunione pre-sinodale, insieme ai giovani, parteciperanno alcuni genitori, educatori, sacerdoti, operatori pastorali ed esperti del mondo giovanile, per ascoltare anche chi vive accanto ai giovani e possiede gli ‘strumenti’ per leggere dal di dentro e in profondità la loro situazione”. In questo modo, “si vuole anche proporre un metodo di scambio e di collaborazione intergenerazionale, favorendo il dialogo tra giovani e adulti, che spesso nella realtà quotidiana faticano a comunicare tra loro”. La riunione pre-sinodale intende suscitare, inoltre, “dinamiche di partecipazione fondate sull’incontro fra culture, condizioni di vita, fedi e discipline, elaborando un modello da poter riproporre nelle diverse realtà ecclesiali”. “Ci interrogheremo su come aiutare i giovani a cercare e a trovare il senso della loro vita, alla luce della specifica prospettiva vocazionale che Papa Francesco ha voluto imprimere al cammino sinodale”, ha reso noto Baldisseri.