Roma – Si è concluso ieri sera il viaggio di Papa Francesco in Cile e Perù. Adesso il pontefice è in volo per far ritorno in vaticano dove arriverà nel pomeriggio. «Uniti per la speranza», il motto del viaggio in Perù, ultima tappa iniziata lo scorso 18 gennaio. Un motto fatto proprio dalla comunità peruviana che vive in Italia. Un viaggio che è «un grande Kairos per la Chiesa peruviana e la società tutta», ha detto il coordinatore Migrantes per la pastorale con i peruviani in Italia, padre Ermes Campos, spiegando che alla vigilia e nei giorni del viaggio hanno pregato molto per questa visita nelle circa quaranta cappellanie presenti nel Paese. Lo stesso sacerdote ha visitato diverse città dove la presenza dei peruviani è consistente. «Desideriamo che il viaggio apostolico del Papa sia molto fecondo per la popolazione dello Stato latinoamericano ma anche per i peruviani e latinoamericani che vivono in Italia e in tanti altri Paesi del mondo», evidenziava prima di partire per il Perù. Un viaggio per «rafforzare la speranza: il nostro popolo è un popolo che crede, che soffre e che aspetta. Il Pontefice sa – spiega il sacerdote – che la terra peruviana è fertile, è un Paese ricco di santi, patria del grande profeta latinoamericano Santo Toribio di Mogrovejo, che ha dato impulso a tre “Concili Limensi”, cercando l’unità, la speranza latinoamericana, tradotto la Bibbia al Quechua, perché gli indios potessero capire la Parola e viverla. Perù, terra di santa Rosa da Lima, prima santa del Perù e del continente americano, terra di san Martino di Porres, il santo della carità senza limiti e senza misura, san Giovanni Macias e suora Ana de los Angeles». Papa Francesco. Giorni intensi quelli trascorsi per le comunità latinoamericane e in particolare in quelle peruviane per questo evento molto atteso e molto seguito. Nel nostro Paese vivono oggi oltre 103mila peruviani di cui oltre 60mila donne. E come ogni comunità i peruviani hanno portato con loro la devozione al loro patrono, il Señor de Los Milagros (Il Signore dei Miracoli), celebrato ogni anno anche nelle comunità sparse nel mondo. Il Señor de Los Milagros è stato dichiarato patrono dei peruviani residenti e dei migranti nel 2005. Una memoria popolare che da secoli ha lasciato un segno indelebile. Per le strade di Lima va in scena una processione con la partecipazione di centinaia di migliaia di persone. E nei Paesi in cui i migranti peruviani hanno messo radici si svolgono cerimonie analoghe, a testimonianza di una fede radicata e che non soffre le distanze dalla terra di origine. Così anche quest’anno migliaia di persone hanno sfilato per le strade di diverse città italiane camminando pregando e cantando dietro l’immagine del Cristo miracoloso. In Perù c’è anche una forte presenza di italiani: oltre 33mila di cui 17mila donne. (Raffaele Iaria)