Roma – La Comunità di Sant’Egidio esprime “vicinanza” e solidarietà ai due cittadini stranieri, bengalese ed egiziano, vittime di un “terribile” agguato la notte scorsa nel cuore di Roma mentre tornavano dal lavoro che svolgono in un ristorante del centro storico. “La violenza, accompagnata da un linguaggio di disprezzo, è – si legge in una nota – spesso il frutto di una ‘predicazione dell’odio’ nei confronti di chi si ritiene diverso, alimentata da pregiudizi e ignoranza o da colpevoli strumentalizzazioni. A farne le spese sono, troppo spesso, persone innocenti, in questo caso lavoratori già inseriti nel tessuto produttivo della città”. Roma “non può accettare che prevalga questo clima: c’è bisogno di costruire una rete che favorisca l’incontro fra realtà diverse, la conoscenza e l’integrazione tra i suoi abitanti, soprattutto nelle periferie. Il fatto che gli autori dell’agguato siano tutti giovanissimi – conclude la Comunità di Sant’Egidio – richiede inoltre un impegno importante di educazione al rispetto e alla non violenza che deve coinvolgere tutti, a partire dalle scuole e dalle famiglie”.


