Firenze – Un mondo in miniatura, una vera «casa dei popoli ». È il Centro internazionale studenti Giorgio La Pira, a Firenze, dove ragazzi di ogni Paese e continente trovano un luogo per conoscersi, studiare insieme, condividere esperienze culturali. Nato nel 1978 per iniziativa della diocesi, il centro fu dedicato alla figura di La Pira, nel segno di quella «unità della famiglia umana» che stava tanto a cuore al «sindaco santo» di Firenze. Per gestirlo fu chiesto aiuto a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari.
«L’obiettivo del Centro – spiega il direttore, Maurizio Certini – è quello di dare ai giovani che arrivano a Firenze per frequentare l’università un luogo di fraternità in cui si sentano accolti». Corsi di italiano, ma anche mostre, conferenze e altre attività. Negli anni il Centro La Pira è diventato anche laboratorio di educazione alla pace: qui studiano insieme giovani israeliani e giovani palestinesi. All’epoca della guerra nella ex Jugoslavia, si ritrovavano fianco a fianco ragazzi serbi, croati, bosniaci. Ed è frequente vedere giovani musulmani condividere con ragazzi cristiani la condanna al terrorismo.
Al Centro La Pira nascono anche storie come quella di Joseph, che dopo una laurea in legge è tornato in Congo dove lavora per la difesa dei diritti umani: «Frequentando il Centro – dice – insieme all’italiano ho imparato il mondo, al quale serve un’umanità fraterna per tutti e responsabile». Sandra, brasiliana, è invece ospite di una delle residenze che il Centro ha aperto a Firenze, insieme alla Fondazione Migrantes. «Ognuna delle ragazze che vive con me – spiega – porta la sua cultura e la sua fede. Insieme impariamo ad ascoltarci». (Riccardo Bigi – Avvenire)