Papa Francesco: Dio perdona sempre

Città del Vaticano – Papa Francesco riflette sulla parabola del servo spietato e sulla richiesta di Gesù di perdonare settanta volte sette sottolineando che il perdono “non nega il torto subito, ma riconosce che l’essere umano, creato ad immagine di Dio, è sempre più grande del male che commette”. Ieri mattina, davanti a 30mila persone in Piazza san Pietro, prima della recita della preghiera mariana dell’Angelus, il pontefice, commentando il vangelo della domenica, ha evidenziato come non esiste numero di volte per perdonare ma “sempre”, come spiega anche la parabola nella quale emerge tutta “l’incoerenza di colui che prima è stato perdonato e poi si rifiuta di perdonare”. “L’atteggiamento incoerente di questo servo è anche il nostro quando rifiutiamo il perdono ai nostri fratelli mentre il re della parabola è l’immagine di Dio che ci ama di un amore così ricco di misericordia da accoglierci, amarci e perdonarci continuamente”. Ha detto ancora. Il perdono di Dio inizia infatti fin dal battesimo, con il “condono di un debito insolvibile che è il peccato originale”; e poi “con una misericordia senza limiti, ci perdona tutte le colpe non appena mostriamo anche solo un piccolo segno di pentimento”. Di qui la necessità di vincere la “tentazione di chiudere il cuore a chi ci ha offeso e ci chiede scusa”. “Chiunque abbia sperimentato la gioia, la pace e la libertà interiore che viene dall’essere perdonato può aprirsi alla possibilità di perdonare a sua volta”, ha detto ancora il Papa ricordando che il perdono di Dio è “il segno del suo straripante amore per ciascuno di noi”: “è l’amore che ci lascia liberi di allontanarci, come il figlio prodigo, ma che attende ogni giorno il nostro ritorno; è l’amore intraprendente del pastore per la pecora perduta; è la tenerezza che accoglie ogni peccatore che bussa alla sua porta. Il Padre celeste è pieno di amore e vuole offrircelo, ma non lo può fare se chiudiamo il nostro cuore all’amore per gli altri”.