Cosenza – “Una bella pagina ed un bel segnale a quanti ancora oggi continuano a percepire l’immigrazione come un pericolo e non come un’opportunità di crescita per le nostre comunità”. Così il direttore Migrantes della diocesi di Cosenza-Bisignano, Pino Fabiano, commenta la mobilitazione, a fianco dei cittadini cosentini, da parte di una quindicina di migranti ospiti della comunità di accoglienza San Martino, nel centro storico di Cosenza che lunedì scorso si sono resi disponibili per aiutare i cittadini di Cosenza in difficoltà a causa di un incendio che ha messo a rischio persone e abitazioni. I migranti, fa sapere il Centro di Servizio per il Volontariato di Cosenza, si sono mobilitati, insieme agli operatori presenti, con mezzi di fortuna e sfidando le fiamme. Sono giovani migranti originari della Nigeria, dell’Afghanistan e da altri paesi, giunti in Calabria a bordo di barconi, rischiando la vita per attraversare il mare. “Credo che quando si lavora in un’ottica di buona accoglienza – aggiunge Fabiano – ed integrazione, certi atteggiamenti di reciprocità e disponibilità da parte dei migranti, siano il segno evidente della costruzione di una comunità fondata sul dialogo e sull’inclusione sociale”.
“Sono i giovani migranti che abitano i nostri quartieri e le nostre periferie, per molti invisibili e temuti, da altri accolti”, scrive il Csv cosentino. “I ragazzi accolti in comunità – aggiunge Gianni Romeo, presidente della cooperativa sociale La Terra che gestisce la struttura, attiva in città dal 1979 – hanno dato una bella prova di solidarietà e operosità, contribuendo a spegnere l’incendio. Molti i residenti che hanno avuto espressioni di apprezzamento e di elogio, nonché testimonianze di affetto e di ringraziamento anche sui social. È segno che siamo tutti sulla stessa barca e che, superando i pregiudizi e rispettandoci a vicenda, possiamo costruire una società più umana, integrata e solidale e soprattutto darci una mano nei momenti di bisogno”.
La comunità di San Martino si trova ai piedi del Castello Svevo di Cosenza e, in collaborazione con la Prefettura, ospita 15 giovani migranti coinvolgendoli in diverse attività, artigianali e agricole, e facendogli seguire un corso di lingua italiana. (R.Iaria)