Roma – Nella Giornata nazionale del Sacrificio degli Italiani nel Mondo e nel 61mo anniversario della tragedia nella miniera di Marcinelle, in Belgio, “siamo esortati a mantenere vivo il senso di riconoscenza per i sacrifici affrontati da tutti i lavoratori italiani, emigrati alla ricerca di un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie”. A scriverlo, in un messaggio, è il presidente della repubblica italiana, Sergio Mattarella sottolineando che le loro fatiche sono state “feconde”: “esse hanno contribuito a edificare un continente capace di lasciarsi alle spalle le devastazioni della seconda guerra mondiale e di offrire alle generazioni più giovani un futuro di pace, di crescita economica, di maggiore equità sociale”. Per il Capo dello Stato il dramma di Marcinelle “ci invita a riflettere anche sul tema irrisolto della sicurezza nei luoghi di lavoro, ancor oggi di grande attualità: rimane un impegno prioritario delle autorità italiane ed europee”. Mattarella ricorda i 136 italiani morti Marcinelle, “una sciagura che ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria europea”. Il pensiero, oggi, va quindi ad essi, al Bois du Cazier, luogo della tragedia di Marcinelle e “luogo simbolo del lavoro italiano nel mondo”: quel dramma “ci invita – si legge nel messaggio – a riflettere anche sul tema irrisolto della sicurezza nei luoghi di lavoro, ancor oggi di grande attualità: rimane un impegno prioritario delle autorità italiane ed europee. Generazioni di italiani hanno vissuto la gravosa esperienza dell’emigrazione, hanno sofferto per la separazione dalle famiglie d’origine e affrontato condizioni di lavoro non facili, alla ricerca di una piena integrazione nella società di accoglienza. E’ un motivo – conclude il capo dello Stato – di riflessione verso coloro che oggi cercano anche in Italia opportunità che noi trovammo in altri Paesi e che sollecita attenzione e strategie coerenti da parte dell’Unione Europea. In questo giorno dedicato al ricordo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo rivolgo ai familiari e ai colleghi delle vittime della tragedia di Marcinelle, e di ogni altra nella quale sono periti nostri emigranti, un solidale e affettuoso saluto”. (Raffaele Iaria)