Mons. Perego: la Chiesa ha fatto e sta continuando a fare la sua parte nell’accoglienza con i Msna

Montepaone Lido – Nella cornice del Mar Jonio a Montepaone Lido, in provincia di Catanzaro, si sta svolgendo la VIII Summer School “Mobilità Umana e Giustizia Globale”, promossa dall’Università Cattolica in collaborazione con la Fondazione Migrantes e gli Scalabriniani.  I minori migranti è il tema scelto per la edizione di quest’anno, basandosi su quanto Papa Francesco ha additato alla comunità ecclesiale e non solo nella Giornata Mondiale per i Migranti e i Rifugiati celebratasi lo scorso mese di Gennaio. Mons. Gian Carlo  Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e direttore pro-tempore della Fondazione Migrantes, ha aperto ieri la seconda giornata dei lavori offrendo ai partecipanti una panoramica sulla realtà dei minori in migrazione a partire dal’800, periodo questo nel quale, infatti, si assiste alla partenza di minori non accompagnati che emigravano e si trovavano a compiere lavori umili o ad essere, come scriveva Giuseppe Mazzini, “dispersi per le strade di Londra”. Tale porzione della migrazione minorile, spesso costretta a vivere in periferia “senza poter ridere, piangere o giocare”, negli ultimi anni ha raggiunto cifre alte, con un picco per l’Italia nel 2016 quando si sono raggiunti i 26.000 minori non accompagnati. La rete di case-famiglia o dell’affido non è stata in grado di gestire e sostenere questa presenza e anche per questo, ha ricordato Mons. Perego, “la Chiesa ha fatto e sta continuando a fare la sua parte: la Fondazione Migrantes, in particolare, ha investito forze e risorse nella tutela di 1000 ragazzi nel Siracusano e nella preparazione dei tutor a Catania, accompagnando i minori anche una volta lasciata l’isola: ciò ha garantito un loro percorso curato con attenzione. Ma non basta: le sfide che questa porzione di infanzia in cammino impone davanti a noi sono anche di ordine politico. La tutela, infatti, da uno ‘step’ emergenziale iniziale deve accompagnare e dare garanzie di futuro, di un posto tra i cittadini di questa vecchia Europa” .