Roma – Si svolgerà dal 17 al 20 luglio a Montepaone lido (CZ) l’VIII edizione della Summer School “Mobilità umana e giustizia globale”, promossa dall’Università Cattolica in collaborazione con la Fondazione Migrantes e gli Scalabriniani. L’intento della scuola è quello di collocare l’analisi dei processi migratori all’interno di una riflessione più ampia, consapevoli dello stretto legame che unisce il governo e la governance della mobilità umana alla questione della giustizia globale; essa propone un “riposizionamento” della prospettiva generalmente impiegata nell’analisi dei fenomeni migratori, con una enfasi sulle implicazioni etiche delle pratiche e delle politiche migratorie. Affrancando il tema dalla sua strumentalizzazione politica, dalla sterile contrapposizione tra “pro” e “contro”, e proponendo una riflessione spesso contro-corrente, che afferma il diritto a non emigrare insieme a quello alla mobilità, i principi umanitari insieme al rispetto della legalità. Come ogni anno, la scuola richiamerà studenti italiani e stranieri, giovani ricercatori, ma anche professionisti di varie età, provenienti da tutte le regioni d’Italia, impegnati nei vari campi (l’educazione, il lavoro sociale, il giornalismo, la tutela legale, la pastorale… solo per citarne alcuni) nei quali si realizza non solo l’accoglienza dei migranti, ma anche la costruzione di una società multietnica.
L’ottava edizione della scuola trae spunto dal Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2017, focalizzando l’attenzione sui bambini e i ragazzi coinvolti nei processi migratori: gli “orfani” della migrazione, che vivono anche per molti anni separati da uno o da entrambi i genitori; quelli soli – e, come ci ricorda Papa Francesco, tre volte indifesi, perché minori, perché stranieri e perché inermi –; quelli vittime di violenze e sfruttamenti che segneranno per sempre la loro esistenza; quelli, infine, che nascono e crescono nei paesi d’immigrazione, spesso segnati da una condizione di svantaggio strutturale, ma al tempo stesso portatori di risorse ed energie preziose, che ne fanno gli archetipi dei futuri cittadini globali.
Tra i temi che verranno affrontati, quello delle famiglie divise dalla migrazione, dei minori non accompagnati, dei bambini migranti vittime di violenze e sfruttamento, delle seconde generazioni, oggi al centro del dibattito politico in coincidenza con la discussione in parlamento del disegno di legge che li riguarda.