Città del Vaticano – “L’inasprirsi della minaccia del terrorismo in tutto il mondo esige nuove misure di sicurezza che limitano ulteriormente, in alcuni porti, la possibilità che i marittimi scendano a terra e, talvolta, anche l’accesso alla nave da parte dei visitatori. Pur comprendendo da una parte la necessità di rendere i porti ‘un luogo sicuro’ per le persone e le merci, dall’altra dobbiamo assicurarci che nessuno sia vittima di discriminazioni o che gli sia impedito di scendere a terra a motivo della nazionalità, della razza o della religione”. Lo chiede il cardinale Peter K.A. Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, nel messaggio inviato ai cappellani, ai volontari, agli amici e ai sostenitori dell’Apostolato del mare in occasione della giornata dedicata alla Domenica del Mare che si è celebrata ieri. Nel messaggio, diffuso ieri dalla sala stampa della Santa Sede Vaticana, si ringrazia oltre 1 milione e mezzo di marittimi (la maggior parte dei quali proviene dai Paesi in via di sviluppo) e viene richiamata l’importanza della tutela dei diritti di quanti lavorano in mare, espressi nella Convenzione del lavoro marittimo del 2006.


