Bologna – “In occasione di una festa si condivide quanto di solito tratteniamo solo per noi. Alla festa si invitano i familiari, i parenti, gli amici e se c’è ancora posto anche le persone sconosciute. Noi, frati del Centro missionario francescano, e i laici che frequentano i corsi per facilitare all’approccio con i migranti abbiamo pensato ad una festa con quanti, nati in altri luoghi, ora sperano, vivono, progettano nella nostra città”. Così viene presentata la festa dei popoli che si svolgerà a Bologna, nel Centro Missionario Francescano, domenica prossima, 11 giugno e arrivata quest’anno alla quarta edizione. Già dall’anno scorso è stata promossa dal Centro missionario diocesano, da Missio Bologna, dagli Amici dei Popoli, dai Laici comboniani, dalla parrocchia della Santissima Annunziata e con la “benedizione” dell’arcivescovo, Mons. Matteo Zuppi. Lo slogan è stato preso dalle famose parole di Martin Luther King «I have a dream»: “abbiamo chiesto a italiani e migranti quale sia il loro sogno e ne abbiamo disegnato un mappamondo riportato sul manifesto. Se ne leggono alcuni: essere felice, il coraggio di cambiare, difendere la verità, che ritorni la pace in Siria, la famiglia… Ci si può chiedere come mai non abbiamo scelto una frase che richiamasse direttamente l’Eucaristia, visto che siamo nell’anno del Congresso eucaristico. A noi sembra invece che, perché un sogno diventi realtà prima deve trasformarsi in un progetto: e l’Eucaristia è
quel progetto divino e umano che il Signore ha raccolto come nostro sogno, lo ha realizzato e lo ha lasciato alla nostra libertà perché diventi realtà in ogni popolo”. Siamo consapevoli, spiegano i promotori – che anche una festa dei popoli è un “sogno, un piccolo germoglio che tenta di diventare albero. La proponiamo perché riteniamo che il clima della festa renda possibile la condivisione di spazi fisici, di tempo, l’occasione di un sorriso, di un dialogo con una persona o un gruppo di persone che prima vedevamo lontani e la cui presenza di solito ci intimorisce”. Il programma prevede dalle 10 accoglienza, alle 12 Messa, alle 13.30 incontro con l’Arcivescovo e alle 14 pranzo multietnico. Nel pomeriggio uno spettacolo con la partecipazione di «Spartiti per Scutari» e alcuni momenti di animazione per i più piccoli.