Migrantes Genova: consegnati ad oltre 120 ragazzi migranti i diplomi rilasciati dal Campus di Coronata

Genova – Sono stati consegnati ieri ad oltre 120 ragazzi migranti i diplomi rilasciati dal Campus di Coronata, la struttura gestita dalla diocesi di Genova attraverso l’ ufficio diocesano Migrantes che, grazie alla collaborazione con la Prefettura di Genova, si occupa dal 2014 dell’ospitalità dei richiedenti protezione internazionale proponendo, spiegano i responsabili, “un modello di gestione attiva di varie case di accoglienza ubicate nella città di Genova”.  I richiedenti asilo hanno “ritirato in un clima molto festoso il certificato di frequenza e di partecipazione alle lezioni di italiano e alle formazioni professionali, un traguardo importante e atteso per chi ha frequentato con assiduità il Campus a partire da ottobre.”, racontano i promotori spiegando che attualmente vengono ospitate 320 richiedenti asilo collocati in diversi centri: 80 risiedono nell’ex ospedale San Raffaele di Coronata (dove è ubicato il “Campus”) e i restanti in alcune parrocchie e strutture cittadine (Casa del Campo, Casa San Francesco da Paola, Casa Camogli, Villa Ines). Alcune strutture, come Villa Ines, a Struppa, possiedono un giardino, una serra e ampi spazi per il ristoro dei ragazzi. La stessa Coronata “si sta sempre più attrezzando per diventare un polo attrattivo per i richiedenti asilo e per gli abitanti del quartiere, con la predisposizione di spazi comuni ricreativi, come il campetto sportivo. Attualmente abbiamo inoltre a disposizione terreni e vigne coltivati ogni giorno grazie alla collaborazione di professionisti e dei ragazzi del corso agrario”.  I giovani migranti, giunti dal mare “presso la nostra struttura, sono informati sulla nostra proposta educativa e formativa che, per aiutarli a costruire il loro futuro, richiede disciplina e continuità. I ragazzi infatti sottoscrivono, dopo aver ricevuto tutte le informazioni, la nostra proposta”, si legge in una nota a forma del direttore Migrantes mons. Giacomo Martino: “le strutture distribuite sul territorio cittadino vengono chiuse al mattino, dopo la colazione dei ragazzi, per evitare l’inattività, ma soprattutto perché i ragazzi frequentino la scuola di Coronata che rimane aperta tutto il giorno. L’apertura giornaliera del Campus è volta a permettere a tutti i ragazzi un percorso di piena integrazione, offrendo loro la possibilità di seguire le lezioni e le attività, in aderenza anche alle indicazioni dei vari municipi sul controllo del territorio”.  Al Campus sono attive le lezioni di italiano, matematica, educazione civica ed educazione domestica. Nei mesi passati si sono inoltre implementate le formazioni professionali rivolte ai nostri ragazzi, che hanno a disposizione una molteplicità di percorsi, proprio puntando sulla loro progressiva integrazione nel nostro paese. Ogni attività prevista dal Campus consente infatti ai ragazzi di interfacciarsi con la nostra cultura, “crediamo che l’integrazione inizi dalla conoscenza della lingua e della società nel rispetto delle reciproche provenienze. L’integrazione parte però da una storia che ciascuno di noi si porta dentro, riteniamo che la cucina debba partire dalla loro cultura, che si interfaccia con la nostra. Per questo abbiamo scelto di aprire oggi Coronata, mercoledì 24 maggio, una nuova cucina, che andrà a sostituire il comune sistema del catering, proprio per migliorare la qualità e la freschezza del cibo. I ragazzi delle varie strutture avranno quindi la possibilità di pranzare e cenare a Coronata, nei due grandi refettori presenti, con una cucina attrezzata per garantire il pasto caldo a tutti i ragazzi ospitati. Insegniamo inoltre ai nostri ragazzi la tolleranza e l’accettazione delle fedi diverse dalla loro e questo parte proprio dal rispetto che diamo al Ramadan, una tappa molto importante per tutti i musulmani, un mese di sacrificio in cui avvicinarsi a Dio. Pensiamo che il Ramadan rappresenti il rispetto di tutte le religioni. Nelle nostre case sono presenti ragazzi di religioni differenti a cui insegniamo la tolleranza religiosa. Gli Imam di Genova ci hanno confermato che il Ramadan non è solo digiuno, riposo e preghiera, ma un’opportunità per trasmettere quei valori spirituali da tempo ormai dimenticati nella nostra società. Questa tolleranza diventa capacità di adattare le nostre strutture e gli orari per l’inizio di questo mese sacro, la sera di venerdì 26 maggio. Durante il Ramadan si osserva infatti il digiuno dall’alba al tramonto, quarto dei cinque pilastri dell’Islam, insieme ad altre prescrizioni e alla preghiera. Abbiamo quindi stabilito turni e orari appositi per i ragazzi osservanti il Ramadan, proseguendo le normali attività previste dal Campus”.