Migrantes: difendere e salvare la vita deve rimanere la preoccupazione al centro della politica europea

 

Roma – “Ancora morti nel Mediterraneo e ancora soprattutto bambini. Nello stesso giorno sono stati uniti nel ricordo e nella preghiera i ragazzi uccisi nell’attentato di Manchester e i bambini  trafficati e morti al largo della Libia”. A dirlo è il Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego, dopo l’ennesimo naufragio che ha causato diversi morti. Finora sono stati recuperati 31 cadaveri che viaggiavano su un barcone con a bordo circa 500 migranti diretto verso le nostre coste. “Le vittime di entrambe le stragi sono nostri figli e fratelli. Difendere e salvare la vita – afferma il presule – soprattutto dei ragazzi e giovani, deve rimanere la preoccupazione al centro della politica europea. Se la sicurezza deve interessare tutti, oggi forse dobbiamo scegliere la pace come condizione fondamentale di sicurezza,  corridoi umanitari per la sicurezza dei richiedenti protezione internazionale, cooperazione e sviluppo per difendere la libertà di non partire e di vivere nella propria terra. Ogni semplice chiusura, ogni condanna senza impegno – conclude Mons. Perego – rischia di aggravare la situazione”. (R.I.)