Bruxelles – Il miglior mediatore culturale 2017 per l’immigrazione è l’ingegner Barry Egbeare, che abita con la moglie italiana e due figli a Santa Sofia, un paese di 5mila abitanti con alta densità d’immigrati sull’Appennino romagnolo, a 40 km da Forlì. Da oltre 20 in Italia, Egbeare è presidente dell’Associazione nigeriani in Italia e dell’Associazione nigeriani in Europa. Il riconoscimento è avvenuto a Bruxelles, dove è stato premiato come miglior mediatore culturale dall’Unione europea e dal Forum europeo sull’immigrazione. Perché è stato premiato? La risposta si legge nella motivazione: «Per la grande disponibilità e competenza, per la preziosa collaborazione come membro del Forum europeo». Inoltre, il premio riconosce «la puntuale precisione nello svolgimento dell’attività del mediatore culturale in ambiente multiculturale svolta gratuitamente, la preparazione e l’affidabilità come persona». Racconta l’interessato: «La mia esperienza è maturata svolgendo soprattutto l’attività interculturale nelle scuole primarie, come collaboratore esperto d’intercultura e produzione di materiale per giochi didattici». Dal 1997 al 2000 Igbeare è stato membro della Consulta regionale per l’emigrazione e immigrazione dell’Emilia Romagna e della Consulta nazionale per l’immigrazione con sede a Roma, nonché vicepresidente di Africa Dream Organization and Awards in Italia. Conclude il mediatore culturale, che collabora anche con l’ambasciata nigeriana in Italia: «Ho sempre svolto un’attività di raccordo fra le istituzioni italiane e quelle di diversi Paesi africani, oltre che collaborare con le più importanti associazioni degli immigrati». (Quinto Cappelli – Avvenire)