Roma – “I migranti non avranno gli stessi diritti degli altri e tutto ciò sarà codificato” con “un approccio insopportabilmente discriminatorio”. In pratica si limita “in maniera netta e precisa il diritto all’asilo. È una ferita molto grossa e pesante”. È preoccupato e intravede un “orizzonte molto buio” allo scopo “di impedire l’arrivo e l’avvio della procedura di richiesta d’asilo” il presidente dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) Lorenzo Trucco, che esprime le sue critiche al Decreto Minniti-Orlando sull’immigrazione in un’intervista al Sir. “Ci sono tanti modi per costruire muri: con il calcestruzzo o con le norme. Non c’è nulla che va a rafforzare la tutela dei diritti su persone assolutamente deboli”, afferma. “Abbiamo di fronte un orizzonte scuro e pesantissimo. È un cambio epocale. Tutto il sistema di asilo verrà modificato in peggio”. Tra gli aspetti tecnici peggiorativi Trucco elenca le “sanzioni nei confronti di chi si sposta nell’ambito dell’Unione europea per cercare di ottenere asilo in altri Paesi” e la costituzione dei Centri di permanenza e rimpatrio, con i quali “si vuole spazzare via tutta la battaglia che ha portato alla chiusura di molti Cie (Centri di identificazione ed espulsione). In sostanza verrebbero trasformati in centri di detenzione”. “Inutile nascondersi dietro ad un dito: l’ipotesi contenuta nel decreto, decisamente pessimo, è l’allargamento dei centri dove le persone verranno detenute”, sottolinea.
L’altro aspetto “clamoroso” è quello che toglie ai migranti la possibilità di ricorrere in appello quando la richiesta di asilo non viene accolta: “Basti pensare che una multa per divieto di sosta prevede tre gradi di giudizio. Invece in questo decreto, per il richiedente asilo che sta cercando di far valere un diritto fondamentale, ne sono previsti solo due. Viene codificato il fatto che alcune persone, per diversi motivi, non hanno diritto ad un vero e proprio accesso alla giustizia. I ricorsi potranno essere presentati solo in primo grado e poi ci sarà la Corte di Cassazione”. “Tutti i giuristi sono preoccupati – dice – perché quando si smantella un pezzo, cade anche il resto. Spesso la normativa sugli stranieri ha indicato strade pericolose. Il nostro sistema si basa su tre gradi di giudizio per tutti, indipendentemente se straniero o no. In questo caso si tratta di un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione e dalle Convenzioni internazionali”. Sulla possibilità di far lavorare gratis i richiedenti asilo Trucco ribatte: “Viene presentato come un aspetto positivo ma se si usa una forza lavoro senza pagarla si chiama sfruttamento o riduzione in schiavitù”. E conclude: “Purtroppo il decreto dal punto di vista giuridico è quasi inemendabile. Faremo una serie di questioni di costituzionalità perché ci sono aspetti illegittimi. Ma è una strada lunga, complicata. Ci vuole una risposta politica ma il panorama è scuro. L’unica speranza è la presa di coscienza dei cittadini”.